Beta-bloccanti: farmaci che proteggono il cuore!

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Al di là delle opinioni personali di sua madre che vanno accettate, la considerazione da fare è che se ruxolitinib, come sembra di capire, ha determinato un apprezzabile miglioramento della condizione di sua madre, sospendere la terapia significherebbe rinunciare ai miglioramente. In genere, inoltre, il fabbisogno di trasfusioni tende a ridursi nell'arco di alcuni mesi. Mia madre in seguito ad una trombocitemia mutata in mielofibrosi, è in cura con ruxolitinib da aprile e ha presentato già da subito ottimi miglioramenti nella qualità della vita.

Quella fondente è ricca di cacao che a sua volta contiene caffeina. La cioccolata normale poi, infiamma l’intestino e provoca acidità di stomaco che a sua volta possono scatenare delle extrasistole. 50 anni con lieve prolasso mitrale, e in cura con betabloccante. Prima le avvertivo quasi tutti i giorni due, tre ma non ci facevo caso, ora è un periodo che per due tre mesi non avverto nulla, poi ricompaiono per una decina di giorni dall’ultimo holter 24h risultano circa 1700. Cambiato cardiologo secondo lui dovrei provare con dei antiaritmici.

I farmaci betabloccanti rappresentano il cardine della terapia dello scompenso cardiaco, di quella ischemica e delle aritmie. Rappresentano uno dei farmaci maggiormente prescritti dal cardiologo e con maggiori evidenze sulla protezione del cuore. Sono farmaci, in linea generale, ben tollerati e molto efficaci, e gli effetti collaterali si manifestano solo in una piccola percentuale dei pazienti. Prima di iniziare la terapia con INDERAL ® sarebbe opportuno valutare attentamente le condizioni fisio-patologiche del paziente. Durante il trattamento con Seloken potrebbe verificarsi una riduzione della frequenza cardiaca, ovvero un un rallentamento del battito del cuore (vedere paragrafo “Possibili effetti indesiderati”). In tal caso, consulti il medico , il quale deciderà se ridurle il dosaggio o sospendere gradualmente la terapia.

Mio cognato ha 42 anni e alcuni giorni fa ha avuto delle coliche intestinali il medico gli ha prescritto un'ecografia addominale e esami del sangue. Dall'ecografia è risultato che la milza è ingrossata mentre dagli esami del sangue sia i globuli bianchi che i globuli rossi sono bassi. L'aumento dei globuli rossi di per sé non è un indice di peggioramento della malattia, quanto più probabilmente di una necessità di aggiustare la terapia con Oncocarbide. Tuttavia bisognerebbe valutare anche altri parametri, fra cui i globuli bianchi e le piastrine, e le eventuali variazioni di dimensioni della milza, per poter giudicare se vi sia un peggioramento della malattia. Ora io vi chiedo, ma secondo voi è possibile dare ad un paziente la speranza di una vita migliore e poi togliergliela e perchè secondo voi prima le hanno detto che rientrava tra i soggetti con i criteri necessari per la cura con ruxolitinib e ora sembrano tirarsi indietro? Ho molta paura che possa morire...ha solo 55 anni e vorrei che potesse veder nascere almeno il mio bambino che verrà al mondo a settembre...

Il primario ha deciso per la radioterapia perchè le sue condizioni erano molto gravi e nell'attesa dell'autorizzazione dell'uso del nuovo farmaco ruxolitinib ha optato per qst scelta. L'oncocarbide è un farmaco chemioterapico molto blando, che è più corretto chiamare citostatico nel senso che non ha tanto l'effetto di uccidere le cellule quanto quello di bloccare la crescita. Vari studi sono stati fatti sull'oncocarbide assunta anche per molti anni, mirati più che altro a cercare di capire se potesse provocare la comparsa di altri tumori, ma questo non è mai stato accertato se non eventualmente a livello cutaneo. Esistono casi di resistenza all'Oncocarbide, e per resistenza si intende la mancanza del controllo dell'ematocrito alla massima dose tollerata, non l'eliminazione delle cellule malate come nel caso dei tumori solidi.

Il farmaco oncocarbide può provocare dimagrimento, nonostante il paziente non accusi inappetenza? L'esperienza con trapianto aploidentico, cioè con compatibilità al 50% da parte di un familiare, è assolutamente minima nelle malattie alle quale lei si riferisce e non si può trarre alcuna conclusione. La sopravvivenza riportata dopo trapianto da donatore compatibile è molto variabile nei diversi studi, in dipendenza del tipo di malattia, delle caratteristiche del donatore e del ricevente, delle modalità del trapianto, e si attesta a tre anni tra il 40% e il 60%. Mio padre ha scoperto da circa 5 mesi di essere affetto da Mielofibrosi idiopatica.

Alcuni studi, fra cui uno del nostro gruppo consultabile a questo indirizzo, hanno dimostrato che l'aumento della carica allelica della mutazione V617F del JAK2 correla con un maggior rischio di trasformazione della policitemia vera in mielofibrosi. In altri studi è stata trovata una maggior valore della carica allelica correla con alcune caratteristiche della malattia come l'aumento dei globuli bianchi e del prurito. Visto l'aumento piuttosto rapido, si consiglia tuttavia di ripetere l'esame, in quanto a volte ci possono essere delle modifiche occasionali. Gli effetti collaterali di Xagrid a livello gastrointestinale riportati come comuni sono nausea, diarrea, dolori addominali, flatulenza, vomito.

I betabloccanti di terza generazione, come il carvedilolo e il labetalolo, sono caratterizzati da effetti aggiuntivi dovuti all'interazione con altri recettori specifici (gli α1 adrenergici), che innescano un'azione vasodilatatoria. Dr. Roberto GindroLasciamo che sia il cardiologo a valutare numeri e dati, se non è stato riscontrato nulla di patologico direi che può stare ragionevolmente tranquillo e tenere semplicemente informato il curante in caso di cambiamenti nei sintomi. Il mio dubbio è per la frequenza delle extrasistole, ad esempio ieri, a riposo, la frequenza era di 1 a 1, cioè 1 battito ed un “battito saltato” (mi riferisco alla sensazione che si sente al petto ed al polso …).

A questo indirizzo può trovare tutte le sperimentazioni cliniche in atto in questo tipo di patologia. Sicuramente JAK2 non è l'unico gene interessato da mutazioni in queste patologie. Sono stati individuati fino ad ora numerosi altri geni che possono essere mutati il cui ruolo è ancora in corso di studio, ma che non sembrano essere specifici per le malattie mieloproliferative. Si pensa che esistano una o più mutazioni che vengono acquisite dalle cellule dei pazienti con mielofibrosi o trombocitemia JAK2 negative, e forse anche dai pazienti JAK2 positivi in aggiunta alla mutazione già nota. Gli studi del nostro gruppo finanziato da AIRC sono finalizzati anche alla ricerca di queste ipotetiche nuove mutazioni. Buonasera, vorrei sapere se episodi di tachicardia possono essere associati alla mia malattia, una mielofibrosi in fase prefibrotica.

La presenza di anemia trasfusione-dipendente ha un significato prognostico negativo, in generale, nella malattia, ma la valutazione globale della prognosi viene effettuata utilizzando una serie di parametri che includono anche l'anemia. Pertanto, non esiste una risposta definita alla sua domanda sulla base del solo dato dell'anemia. I primi possono essere eseguiti nell'arco di pochi giorni/settimane, i secondi possono richiedere un poco più di tempo. Nella mielodisplasia con del5q può associarsi fibrosi midollare, ma generalmente questa caratteristica passa in secondo piano perchè il fatto di avere la delezione del 5q conferisce una buona probabilità di risposta ad un farmaco chiamato lenalidomide.

Ragazza del 1976, viene in prima visita il 5 agosto 2009, con una diagnosi di ipertiroidismo(TSH a 0.34, per valori normali sopra 0.49 ed anticorpi molto elevati). Inoltre, era ammalata da molti anni diallergia e asma, per le quali assumeva anti-istaminici e cortisone. Infine, aveva da anni unafebbricola costante,tutti i giorni.

Avevo anche pensato di fare un bonifico a favore della vostra associazione, perchè si possa tutti insieme lottare contro queste patologie e poter sperare in un futuro senza sofferenza. Da qualche tempo però dice che dopo aver mangiato o dopo aver bevuto gli si presentano extasistole continue che poi passano, tornano aumentano o diminuiscono col tempo. La domanda che vorrei porvi è, perchè c'è la preoccupazione dei medici di fronte ad un calo così notevole di piastrine? E cosa può averli fatti optare per un eventuale altro ciclo di Vidaza con conseguente posticipazione del trapianto? Scusate, so di non essere molto informata, ma io pensavo che l'abbassamento delle piastrine deponesse a suo favore, o forse mi sbaglio.

Sono state riportate delle risposte sul prurito con farmaci antidepressivi come gli inibitori del reuptake della serotonina e con ansiolitici, anche a basse dosi, con un meccanismo di azione ancora non chiaro. Questi farmaci possono ad esempio essere assunti circa 30 minuti prima della doccia o di altri stimoli che il paziente riconosca come scatenanti. Uno spiraglio viene dai nuovi farmaci come gli inibitori di JAK2, che si sono dimostrati molto efficaci nel trattamento dei sintomi della malattia fra cui anche il prurito. Le sperimentazioni prevedono una fase iniziale chiamata screening in cui vengono fatti tutti gli esami necessari a valutare l'idoneità del paziente.

I controlli dermatologici sono indicati soprattutto perché è stata riportata una maggiore incidenza di tumori cutanei come carcinomi basocellulari e spinocellulari, che, nell'eventualità che si presentino, devono essere rimossi il prima possibile. Il prurito nella mielofibrosi può essere costante, ma anche avere periodi di maggiore o minore intensità. In genere i periodi in cui è più intenso sono quelli in cui si è sottoposti ai maggiori sbalzi di temperatura.

Alla visita di controllo del 29 aprile 2009, invece, si era normalizzato anche l'FT3, a 3.16. Alla visita di controllo del 29 gennaio 2009, pur non avendo seguito in pieno i nostri consigli, era migliorata l'ecografia e si era normalizzato l'FT4, mentre l'FT3 era solo migliorato, ma ancora alto. Gli fu detto, come sempre, che il primo obiettivo era eliminare questi sintomi e far rientrare nella norma i valori degli ormoni tiroidei. Avendo anche gli ormoni alti era logico che avesse i classici sintomi dell'ipertiroidismo, soprattutto palpitazioni, tremori ed extrasistoli. Nel contempo, abbiamo pregato la paziente di evitare, almeno in parte, il fortissimo stato di stress quotidiano cui è sottoposta.

In qualche ora, possono comparire una preoccupante sindrome emorragica e una emolisi. In alcuni casi può, con minore o maggiore gravità, comparire il collasso. Questi pesci dei mari caldi non sono commestibili; se ingeriti per errore provocano disturbi della sensibilità superficiale, sudorazione, scia-lorrea, nausea, convulsioni e collasso. La tetrodotossina che contengono ha un effetto curarizzante. Somministrare (l'atropina in forti dosi. In caso di disturbi respiratori intubazione e ventilazione assistita. Murene e lamprede. L'ingestione di qui ili pesci provoca disturbi digestivi. Le uova di alcuni pesci provoca gravi disturbi digestivi, che regrediscono però rapidamente.

Adesso sono qui a scrivere ma penso proprio di dedicarmi un pò alle pulizie di casa così mi tranquillizzo ancora di più. Questo articolo e’ molto interessante, e’ riuscito a calmarmi un po’ visto che anch’io da qualche mese soffro di questo fastidioso disturbo che mi ha allarmato molto. Nonostante abbia effettuato i controlli dovuti e sia tutto nella norma, quando accadono nell’arco della giornata mi impauriscono molto.Forse anche perché mio padre ha avuto 2 infarti. Grazie perché mi sono confrontata con altri casi capendo più approfonditamente di cosa si tratta. Il medico può indicare quale farmaco usare durante la gravidanza o l'allattamento.

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