IDROPE ENDOLINFATICA MALATTIA DI MÉNIÈRE

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E vista la crisi solo da qualche settimana lo abbiamo comprato e installato. Già il fatto di essere vicine e complici l'uno con l'altra vi rende forti e così è tutto più facile... X quanto riguarda i continui controlli non disperate, è meglio un controllo in più che uno in meno... Te lo dico perchè è da 4 mesi che faccio controlli e ogni volta esce fuori una nuova cosa....

La monolateralità dei disturbi aiuta la diagnosi in fase iniziale mentre non è raro nelle fasi avanzate l’interessamento dell’altro orecchio. Durante le crisi il nistagmo batte sul lato dell’orecchio malato, dopo la crisi batte sull’altro lato. Le vertigini sono accompagnate da segni neurovegetativi quali nausea e vomito e si possono verificare con una frequenza molto variabile da diverse volte a settimana a solo una volta all’anno. Non voglio più farvi la testa di chiacchiere spero solo che qualcuno trovi la cura definitiva per questa cosa vi ringrazio.

Stare immobile il più possibile, con gli occhi aperti e fissi su un oggetto fisso. Non cercare di bere acqua o sorseggiare immediatamente, come sarà molto probabilmente che si vomiti. Bisogna rimanere così fino a quando le vertigine gravi scompaiono, poi bisogna alzarsi lentamente.

Continua ricerca è in corso per determinare il dosaggio ottimale di gentamicina che conserva l'audizione, ma controlla le vertigini. Qualche paziente, mesi dopo il trattamento iniziale di gentamicina, può avere ulteriore di episodi di vertigini e a questo punto può richiedere ulteriori trattamenti. ECochG, ELETTROCOCLEOGRAFIA PERITIMPANICA NON INVASIVA che è un test diagnostico per la malattia di Meniere .

Questa ipotesi sembra strana in quanto farmaco di solito utilizzato, il desametasone, ha molto poco o nessun effetto sui mineralcorticoidi. La nostra esperienza è stata che la TTG/ITG funziona bene per gli attacchi di caduta improvvisa . Circa il 50% dei pazienti ha riscontrato un peggioramento dell'udito e circa il 40% dei pazienti ha sviluppato delle perforazioni permanenti della loro membrana timpanica i. Questi risultati sono peggiori di quelli associati a gentamicina monodose. Si pensa che la complicanza delle perforazioni sia dovuta alla componente steroidea .

Tuttavia, né l'aumento della pressione endolinfatica né una contaminazione potassica possono spiegare il carattere prolungato del nistagmo e della vertigine durante la crisi e quello permanente e non fluttuante della iporeflessia vestibolare che si mantiene quasi costante durante l'evoluzione della malattia. Questa teoria, che si applica ai sintomi ma non all'idrope, non esclude la possibilità di rotture del labirinto membranoso, che possono essere responsabili delle crisi. Potrebbe essere dovuto a una lesione labirintica infiammatoria o traumatica. Una lesione autoimmune dell'orecchio interno è stata sospettata, in particolare dopo il riscontro di immunocomplessi circolanti e di autoanticorpi anti-sacco endolinfatico. Il primo passo verso la comprensione della patogenesi della malattia di Ménière fu il riscontro istologico di un'idrope endolinfatica per merito di Hallpike e Cairns nel 1938. Questi Autori descrissero, sulle rocche di pazienti deceduti per postumi di neurotomia vestibolare, l'esistenza di una distensione del labirinto membranoso, che chiamarono «idrope endolinfatica».

In conclusione, è importante avvisare che questo farmaco non deve essere assunto in casa di asma, ipotensione, problemi ai reni o diabete. La cosa migliore è consultare il medico e tenere bene a mente quanto segnalato in questo articolo. L’Inderal è utile in quanto medicinale ideale per il trattamento dell’ansia sociale. Tuttavia, non dimentichiamo che la chimica può soltanto palliare i sintomi, mai risolvere un problema.

In allattamento il lorazepam rappresenta un'alternativa maggiormente compatibile rispetto al clonazepam. In questo forum si parla dei problemi relativi all'uso dei farmaci in gravidanza. Risponde Antonio Clavenna, medico farmacologo del Laboratorio per la Salute Materno Infantile dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano.

Rappresenta uno dei trattamenti attualmente più diffusi oltre che per i buoni risultati per la relativa semplicità di applicazione. Infatti può essere eseguito ambulatoriamente iniettando la gentamicina, che è un antibiotico tossico per il sistema otovestibolare, nell’orecchio medio dove viene assorbito a livello della membrana della finestra rotonda. Si sfrutta il fatto che essendo più tossico per le cellule vestibolari che per quelle acustiche può essere applicato in modo da essere tossico solo per le prime lasciando intatta la funzione uditiva.

In altre parole si sostituiscono alle sostanze prodotte del corpo che normalmente stimolano e regolano il cuore, contrastando la comparsa dei disturbi elencati. Ipertensione, disturbi cardiovascolari e cerebrovascolari sono spesso associati a un aumentato rischio di depressione. Ma l’uso dei farmaci per abbassare la pressione sanguigna può concorrere a ridurre uno stato depressivo. A documentarlo è uno studio condotto dall'Università di Copenaghen, in cui sono stati messi alla prova 41 degli antipertensivi più utilizzati. L'effetto su entrambi i fronti è stato rilevato per nove di queste molecole, tra quelle maggiormente in uso (amlodipina, atenololo, bisoprololo, carvedilolo, enalapril, propranololo, ramipril, verapamil più le combinazioni col verapramil).

Soffro di Extrasistole da diversi anni, diciamo circa 15 eppure, sono ancora qui a scrivere. La maggior parte delle volte che le Extrasistole colpiscono è quando siamo da soli. Molti di voi avranno sicuramente notato che quando sono in compagnia di altre persone e chiacchierano del più e del meno queste extrasistole scompaiono come per magia. Emgality mi ha ridato una vitae non voglio che un mese me la ritolga, soprattutto in estate.

Ed in più ho notato che quando il mio cervello comincia a svegliarsi loro riprendono…. La paura e l’ansia sono le nostre peggiori nemiche e so bene che non è per nulla semplice tenerle a bada, a volte sono più insidiose dell’emicrania stessa. Focalizzati il più possibile sul fatto che stai facendo un altro passo per provare a stare meglio e convivere con questa malattia che ci rende la vita molto difficile. L’emicrania ti si ripresenta il giorno dopo proprio perché quasi sicuramente sei in cefalea da uso eccessivo di farmaci, quindi sono i farmaci stessi a causarti questo effetto rimbalzo e a portarti ad avere la cefalea quotidiana. Ho provato di tutto, centro cefalee, agopuntura, omeopatia, medicina manuale, osteopatia…ecc . Fino a che mi sono rassegnata ad aspettare la menopausa sperando che mi sarebbe passato come mi era stato più volte prospettato.

Di seguito è riportato l'ipotesi centrale che la sindrome di Meniere è causata da idrope fetale. La stadiazione è basata sulla media di 4 toni (media aritmetica arrotondata al numero intero più vicino) della soglia uditiva tonale a 0.5, 1, 2, e 3 kHz. Del peggiore audiogramma rilevato nei sei mesi precedenti l'inizio della terapia. Durante la crisi, è presente un movimento oculare patologico (nistagmo - Ny) spontaneo, orizzontale-rotatorio, il cui movimento rapido è diretto in un primo momento verso l'orecchio patologico e successivamente verso l'orecchio sano.

Ho avuto mesi difficilissimi, anche l uso del triptano che toglie il dolore per un po’, i giorni seguenti non fermava l emicrania. Dal 10 luglio ad oggi 26 non ho avuto attacchi, leggero mal di testa passato da solo…oggi dovrei iniettarmi le prime due dosi di Emgality ed ho paura. Sono allergica a diverse cose e farmaci, finché non passa la prima ora, mi sento abbastanza in ansia. Capisco la paura di abbandonare un farmaco che finora è stato efficace e di affrontare una terapia di cui non conosci risultati ed effetti collaterali.

L’ovattamento può trarre beneficio da procedure chirurgiche quali la decompressione del sacco endolinfatico, l’applicazione di gentamicina e talora la semplice applicazione di un tubicino di ventilazione. Per quanto concerne l’ipoacusia essa va trattata con apparecchi e protesi acustiche in tutti i casi in cui insorge difficoltà nel capire la provenienza dei suoni e nel capire il discorso in ambiente rumoroso. La protesizzazione può essere complessa a causa del recruitment ma è sempre possibile. La nostra esperienza nel trattamento della malattia di Ménière ci ha portato ad impostare una strategia terapeutica che liberi il paziente al più presto dalla dipendenza della malattia. Altri trattamenti “funzionali” quali il trattamento pressorio dell’orecchio con il Meniett non hanno dimostrato, negli studi pubblicati di confronto, un successo superiore a quello dell’applicazione di un semplice tubicino di ventilazione nella membrana timpanica e di conseguenza non riteniamo il loro uso giustificato. È stato il primo intervento chirurgico “funzionale” per la cura della malattia di Meniere.

Ria qualsiasi ostruzione, un tubo di Silverstein con lo stoppino vengono inseriti nel timpano. Lo stoppino Silverstein consente al paziente di continuare a inserire le gocce di gentamicina nell'orecchio a casa per continuare il trattamento. Nella maggior parte dei casi le gocce non vengono più somministrate dopo 5-7 giorni di utilizzo a casa .

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